La realtà aumentata nel museo è un aspetto del nuovo modello phygital

London Museo di Storia naturale

Quale sarà l’impatto a lungo termine di questo periodo di lockdown sul nostro modo di vivere il museo? e come sarà in futuro il rapporto tra visita fisica e virtuale in un museo? Segnatevi la parola “phygital”.

Il periodo di lockdown dei musei ha spinto in avanti la digitalizzazione della visita e accelerato il processo di modernizzazione nella fruizione delle esposizioni, ma come si evolverà da ora in avanti il rapporto tra visite sul posto ed esperienze a distanza? Questa spinta digitale ha modificato definitivamente la visione dei musei o si ritirerà come una marea improvvisa?

APP di realtà aumentata nel museo, audioguide, visori per il tour virtuale del museo, postazioni di realtà virtuale e installazioni immersive, fino al lockdown per COVID, costituivano sostanzialmente solo un supporto all’esperienza di visita. Ovvero consentivano una visita, un percorso più esperienziale, ma il personale museale rimaneva fondamentale per la guida alle collezioni e alla cura degli archivi.

Museo e Covid-19

In questo periodo di emergenza c’è stata una fioritura incredibile di tour virtuali e pillole d’arte attraverso i social media, incontrando un pubblico entusiasta e creando una crescita dei follower dei musei.

Le emergenze se portassero sempre a un crescita, sarebbero quasi benvenute, ma non è così. La spinta iniziale alla “sopravvivenza” si esaurisce al rientro nella normalità, e la spinta digitale dei musei deve essere inglobata in un piano di crescita digitale, con le nuove pratiche, che devono diventare sistemiche, organiche e strumentali.

Lo sviluppo e la diffusione di nuovi strumenti tecnologici (di facile utilizzo e di dominio pubblico come i cellulari) consente nuove opportunità di fruizione degli spazi museali e un esempio di queste nuove possibilità ci viene fornito dalla realtà aumentata.

Non sto a spiegare cosa sia una piattaforma di realtà aumentata, ma riassumo dicendo che permette di rendere più coinvolgente e interattiva l’esperienza del visitatore, grazie ad un sistema di posizionamento, localizzazione di prossimità, con cui fruire di contenuti supplementari.

In quest’ottica, la realtà aumentata, in grado di incrementare i “sensi” del visitatore con contenuti digitali, deve scatenare in futuro un cambiamento sulla ricezione dei beni artistici e culturali.

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