SEO: come ottimizzare i contenuti del tuo sito sui motori di ricerca

SEO per ottimizzare contenuti

Scopri i suggerimenti SEO per ottimizzare il contenuto del sito web e renderlo organicamente posizionato e facilmente ricercabile online

Come maneggiare la SEO per ottimizzare i contenuti del sito sui motori di ricerca è incredibilmente importante per i professionisti del web marketing. Quando lavoro all’ottimizzazione SEO delle tue pagine web, devo rendere il tuo sito più visibile alle persone, che cercano determinate keywords su su Google.

Ma il contenuto del tuo sito aiuta davvero la tua attività a posizionarsi organicamente sui motori di ricerca?

Sebbene sia chiaro che il contenuto del sito/blog contribuisce al tuo SEO, gli abbondanti aggiornamenti dell’algoritmo di Google, possono rendere questa attività complicata. E le best practice SEO di oggi non vanno bene domani.

Quali sono le tattiche SEO per il posizionamento organico

Cerchiamo di semplificare la SEO

  1. Poche keywords

    Concentrati su 1-2 parole chiave a coda lunga che corrispondono all’intento del tuo lettore di destinazione.

  2. La scelte delle keywords

    Capire e scegliere le parole chiavi in base al prodotto/servizio ma anche rispetto alla concorrenza e allo spazio nelle SERP.

  3. Dove mettere le keywords

    Includi le tue 1-2 parole chiave in parti specifiche/interessanti della tua pagina e che abbiano una rilevanza in fase di comprensione del testo.

  4. Sito ottimizzato per il mobile

    Assicurati che il tuo sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili e sia veloce. Fai valutazioni oggettive con software e non basarti sulle sensazioni.

  5. URL intelligenti

    Usa strutture URL che aiutino i tuoi visitatori a capire cosa leggono, dove si trovano e cosa descrivi. Quello che è utile per l’utente, spesso è ottimo per Google.

  6. Fare link interni al sito

    Collegare internamente le pagine in modo utile all’approfondimento di un argomento. Scrivere utilizzando cluster di argomenti inerenti.

  7. Usare la Search Console

    Analizzare i trend e creare contenuti nuovi, ma anche riutilizzare o aggiornare i vecchi contenuti e rimuovere quelli antichi.

1. Concentrarsi su 1-2 keywords a coda lunga

Ottimizzare un testo web per le parole chiave non significa incorporare quante più parole chiave possibile nela pagina. Anzi, questo danneggia il tuo SEO perché i motori di ricerca considerano questo riempimento di parole chiave, spam.

Inoltre, non offre una buona esperienza di lettura, un fattore di ranking a cui i motori di ricerca stanno dando priorità, per assicurarsi che tu stia rispondendo all’intento di ricerca dei tuoi visitatori. Pertanto la sfida è utilizzare le keywords nei tuoi contenuti, in un modo che non sembri innaturale o forzato.

Una buona regola pratica che uso è concentrarmi su una o due parole chiave a coda lunga per pagina web. Sebbene si possa utilizzare più di una parola chiave nel testo, bisogna mantenere il focus ristretto.

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Ingiustizia nella Scienza [Musei]

Il ruolo di scienza e musei nella lotta al razzismo e all’uguaglianza, dal blog di Nina Simon Museum 2.0

In questi giorni sembra che tutte le istituzioni e le organizzazioni culturali rilascino una dichiarazione in cui disprezzano il razzismo e si allineano con i movimenti per la giustizia, anche i Musei e la Scienza si stanno unendo alla protesta. Le dichiarazioni pretendono di “stare con la comunità nera” e di essere “devastati dagli omicidi “. È difficile vedere ora, come queste affermazioni si trasfomeranno in azioni significative, soprattutto perché sembra che molte di queste stesse istituzioni abbiano languito per decenni su questioni di diversità, equità, accesso e inclusione.

I sistemi in cui operano queste organizzazioni non sono progettati con questi principi come parte del loro tessuto, anzi è vero il contrario. Le stesse organizzazioni stanno proponendo sistemi di oppressione, per loro stessa natura.

La scienza non è assolta dalle questioni di giustizia

Storicamente, queste istituzioni hanno rivendicato la neutralità e l’oggettività della scienza, per allontanari dal fare i conti pubblicamente con il razzismo sistemico. Il velo della neutralità è stato sollevato, è giunto il momento di portare la giustizia in primo piano.

Diverse volte nella mia vita (come persona di colore) ho pensato “come posso prosperare in un sistema che sto attivamente cercando di rovesciare“, sembra una contraddizione. Se mappiamo questa linea di pensiero su un’intera organizzazione (azienda), diventa ancora più problematico, ci sono CDA e dipendenti con cui confrontarsi. Quando le persone parlano di oppressione sistemica, quali sono i sistemi a cui fanno riferimento? Quali sono i loro nomi? È il capitalismo? È la struttura gerarchica delle organizzazioni? Sessismo, razzismo? Tutto insieme?

Idee concrete nelle istituzioni anche museali


In qualità di positivista autoproclamata e orientata alle soluzioni, ho cercato di superare la mia impotenza, identificando idee concrete di cambiamento. Vorrei condividerle con voi, nel caso risuonassero come qualcosa che potresti fare e/o proporre nella tua organizzazione.

Quando pensiamo di trasportare queste idee su un’organizzazione, penso a come la leadership del museo possa farle proprie individualmente (direttore, presidente), collettivamente nei vari dipartimenti (risorse umane, amministrazione, ecc.) e così via.


Responsabilità: qualsiasi affermazione su una posizione istituzionale sull’uguaglianza razziale, dovrebbe essere accompagnata dalle azioni concrete intraprese dall’organizzazione per sfidare lo status quo. Riconoscere il tuo ruolo nel razzismo strutturale è un buon inizio, ma non abbastanza, cosa hai intenzione di fare al riguardo? Che responsabilità hai?


Vulnerabilità: va bene sbagliare e non sapere cosa dire, ma non lasciare che questo ti paralizzi. Soprattutto quando si tratta di creare uno spazio in cui possiamo crescere e venire a patti con la portata e le ramificazioni del privilegio. Nessuno si aspetta che tu abbia tutte le risposte: coltiva il coraggio di ammetterlo e lavora su questo insieme ad altri. Sii trasparente al riguardo.


Umiltà: la maggior parte dei grandi leader che ho conosciuto sono stati umili. Cosa significa incarnare veramente i principi dell’essere un work in progress? Ammetti di non sapere tutto, non porre i tuoi pensieri come vangelo, sii pronto ad ammettere la colpa, non aggrapparti ai tuoi dogmi ed ascolta le voci di coloro che ti circondano.

Pazienza e persistenza: devono andare insieme! Mi stanco, mi prendo una pausa, continuo. È utile sapere che la resistenza può assumere forme diverse ed è importante sapere che è lenta. Devo ricordarmelo spesso perché voglio vedere il cambiamento accadere ieri, cosa che è già avvenuta e che continuerà ad accadere.


Coalition Building: non puoi fare tutto da solo! Trova persone interessate a svolgere la missione e circondati di loro. Seguili sui social media e contattateli se avete bisogno di aiuto. Non tutti (forse nemmeno la maggior parte) saranno motivati ​​a fare questo tipo di lavoro, non scoraggiarti troppo, concentrati sul tuo viaggio.

Il ruolo della scienza e dei musei


I musei e la scienza sono un forum e uno spazio in cui le comunità possono affrontare questioni importanti per loro: cambiamento climatico, povertà, insicurezza alimentare, qualità dell’aria e dell’acqua.

La scienza ha un ruolo da svolgere nella creazione di una società più giusta ed i musei ne sono parte integrante (e spero inseparabile). Sono connettori che lavorano per collegare comunità scientifiche e di ricerca, con persone che non si identificano necessariamente con la scienza. Ispirano curiosità, promuovono l’indagine, incoraggiano il fallimento e l’indagine critica, è un buon momento per concentrarsi sul fare queste cose con una lente sulla giustizia sociale!

Le regole per affrontare una campagna di Facebook Ads e ottenere buoni risultati

La roadmap di Facebook

La regola per strutturare una buona campagna Facebook di Social Media Marketing è non voler vendere one shot

Se pensi di affrontare una campagna pubblicitaria su Facebook Ads aggredendo l’utente e cercando la vendita al primo colpo (one shot), sicuramente troverai grandi difficoltà. Facebook è un social generico e non nato per vendere, per cui le persone sono molto fredde in un approccio commerciale e bisogna trovare la chiave giusta.

Punto primo, stai facendo un’azione di marketing per cui non dimenticarti le regole base del funneling. Devi studiare una strategia di funnel per tradurre la conoscenza del tuo marchio (Awareness) alla conversione in una vendita/contatto (Leads).

La Custom Audience nelle campagne di Facebook

Facebook (consapevole di essere generico) ci viene incontro con uno strumento di targetizzazione fondamentale, la costruzione della Custom Audiences ovvero del nostro perfetto target di persone. Se il target degli annunci su Facebook Ads è troppo generico, la campagna non funzionerà; pubblici vasti non sono interessati al tuo marchio/servizio semi sconosciuto.

Secondo punto importante, per riuscire a generare leads su Facebook devi inventare delle leve di marketing o dei benefit per catturare l’attenzione degli utenti. Tutte queste idee devono essere integrate in una più ampia strategia di marketing, dove Facebook Ads non può essere l’unica azione isolata.

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