(Quasi) tutto quello che c’è da sapere su Adwords, per non lasciarci le penne nella gestione fai da te.

Come fare Adwords

Google Adwords subisce negli anni una serie di cambiamenti funzionali, che consentono una maggiore automatizzazione delle campagne di PPC, introducendo nuovi tool per i neofiti. Lo sai che nel fai da te, butti mediamente il 40% del budget Adwords?

Google investe moltissimo nell’automatizzazione delle campagne Adwords. La spinta nemmeno troppo velata al fai da te è molto chiara. Quindi gli i specialisti di Adwords, come me, non servono a niente. Perchè pagare uno specialista, quando posso farmi la campagna Adwords da solo? Prova e ne uscirai con le ossa rotte e la carta di credito azzerata. E’ una storia nota.

La mia gestione di Adwords ti farà risparmiare mediamente il 40% del budget di web marketing.

Ormai mi occupo di Adwords da tanti anni e ho imparato che per poter creare delle campagne pubblicitarie efficienti, occorre avere esperienza, calma e soprattutto non farsi trascinare da Google nelle sperimentazioni tanto per fare.

  • Scegli dove e quando pubblicare i tuoi annunci
  • Definisci un budget su misura per la tua tasca e non spendi un euro in più
  • Hai mille dati analitici per misurare l’impatto dei annunci
  • Non c’è un limite minimo di spesa
  • Interrompi la pubblicità in qualsiasi momento
  • Paghi solo per i risultati

Compra una delle tante bibbie di Google Adwords e parti da solo!
Ricordati che Google ha tutto l’interesse a farti spendere tanti soldi e velocemente, Adwords è una specie di slot machine per Google.

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Principi di NUI design per software touch screen e interfacce naturali nei musei

Interfacce naturali per musei

Come possiamo usare le interfacce naturali e i principi di NUI design per costruire postazioni multimediali interattive in un museo?

L’interfaccia utente naturale NUI (Natural User Interface) è il termine utilizzato per riferirsi a una interfaccia utente che è (completamente) invisibile. La parola naturale viene usata perché il computer usa periferiche di controllo artificiale, il cui utilizzo  deve essere capito. La NUI è lo studio dei movimenti (relativamente) naturali, azioni e gesti che servono per usare un software o navigare nei contenuti di uno schermo.

Il primo principio su cui si basa il NUI design è la mancanza di una tastiera fisica e/o mouse, quindi o si interagisce su schermi touch screen o parliamo di navigazione gestuale (es. Kinect, Wii, ecc.).

Progetta per le dita e non per il mouse

Gli obiettivi touch su uno schermo devono essere molto più grandi di quelli di un desktop o notebook: da 8 a 14 mm per essere usabili dalle dita.

Ricorda la fisiologia umana

Non fare in modo che gli utenti debbano fare estensioni o azioni fuori dalla comune fisiologia.

Non abbiamo braccia da gorilla

Gli esseri umani non erano/sono nati per svolgere molti compiti a mani alzate e per lunghi periodi di tempo. Siamo limitati, ebbene si.

Copertura dello schermo

Le dita sono attaccate al palmo che può coprire lo schermo mentre fai un touch. Evita di mettere elementi essenziali in posizioni che possono essere coperte dalla mano dell’utente. I menu vanno messi sempre in basso.

Conoscere la tecnologia

Il tipo di touch screen, lo schermo, i sensori e le fotocamere determinano il tipo di gesti per cui dobbiamo progettare.

Attrarre con semplicità

Utilizzare un gesto semplice per convincere gli utenti a inizializzare il sistema. Non usare combinazioni di azioni che l’utente possa innescare accidentalmente.

Gesti e comandi

Studiare un modo semplice (pulsanti, cursori, voci di menu, ecc.) per accedere alle funzionalità e ai comandi del software, ma anche studiare gesti avanzati e apprendibili (tips&tricks) come scorciatoie (Ctrl C – Ctrl V).

Varietà dei gesti

C’è una vasta gamma di modi per eseguire lo stesso gesto. Pensa sempre a quello.

Una regola non scritta, ma comprensibilmente fondamentale, è quella di abbinare la complessità del gesto alla complessità e alla frequenza dell’attività. Le attività semplici e usate frequentemente dovrebbero avere gesti altrettanto semplici e quando si tratta di far interagire un visitatore in un museo, la complessità deve essere minima.